#Ukraina (areadraghi)

di Marco Setaccioli
Guerriglia Antigrullina
Caro @marcotravaglio, qualche sera fa ho assistito alla tua ennesima performance di propaganda ad @OttoemezzoTW cui ha partecipato, in qualità di tuo complice, anche Lucio Caracciolo e continuo a trovare incredibile la naturalezza con la quale, senza vergogna, menti pubblicamente, in violazione delle regole etiche e deontologiche che dovrebbero guidare il tuo lavoro.
Quando sostieni che il mito – o meglio “balla” come l’ha definita @paolomieli – della responsabilità di @BorisJohnson nel naufragio dei colloqui tra Russia e Ucraina nel 2022 a Istanbul sarebbe avvalorata dalle parole del capo negoziatore della delegazione di Kyiv David Arakhamia, mi domando se tu quell’intervista l’abbia mai veramente ascoltata o ti sia invece limitato a fare il copia e incolla delle manipolazioni che ne hanno fatto i principali organi di disinformazione pro Mosca.
Io l’ho fatto. L’intervista è stata rilasciata alla giornalista e autrice ucraina Natalia Moseichuk, ed è andata in onda il 24 novembre 2023 sul canale 1+1. A circa un terzo del lungo confronto si parla proprio dei colloqui a Istanbul, in merito ai quali il funzionario dichiara esattamente il contrario di quello che tu sostieni.
In particolare Arakhamia conferma che il punto centrale delle richieste di Mosca fosse la non adesione alla NATO, ma non dice affatto che era stato raggiunto un accordo. In vari interventi tv ed editoriali tu parli di 18 bozze che le delegazioni si sarebbero scambiati e di una finale persino firmata.
Queste affermazioni erano state fatte da Putin in persona davanti ad una rappresentanza di alcuni leader africani ai quali aveva persino detto che quel documento si chiamasse “Accordo sulla neutralità permanente dell’Ucraina e sulle garanzie di sicurezza”.
Se tu avessi veramente ascoltato l’intervista di Arakhamia, sapresti che quel documento semplicemente non esiste, tanto che l’intervistato fa notare alla giornalista che, se fosse stato reale, Putin non avrebbe esitato a mostrarlo, cosa che invece non ha mai fatto.
La ragione è semplice e ovvia per chiunque sappia come funziona una democrazia: la delegazione non aveva potere di firmare nulla, tanto più un accordo in violazione della costituzione Ucraina (che prevede l’obiettivo dell’adesione alla NATO dal 2019). Un eventuale accordo lo avrebbe semmai potuto firmare il Presidente, per poi sottoporlo al vaglio della Rada, che a differenza di quanto avviene con la Duma in Russia, a Kyiv non è un organismo di mera ratifica.
L’intervistatrice peraltro incalza Arakhamia, chiedendo il perché non avessero accettato quelle condizioni. E lui spiega ciò che tutti tranne te e Caracciolo sanno bene, e cioè che dopo 8 anni di annessioni, scontri e provocazioni l’Ucraina pretendeva garanzie per la propria sicurezza che Mosca non era disposta a dare.
Segue poi una domanda diretta sul ruolo di Johnson e sulle sue presunte ingerenze, alla quale il consigliere risponde chiaramente che si tratta di menzogne dette da chi vuole interferire politicamente e che quella di non firmare fosse appunto, invece, una scelta della parte Ucraina, a causa delle condizioni poste dalla Russia, oltre che per i vincoli giuridici e costituzionali.
Johnson visitò effettivamente Kyiv, ma, come spiega Arakhamia, quel viaggio era avvenuto dopo il rientro della delegazione da Istanbul. Lo stesso intervistato precisa anche che l’Ucraina non aveva ricevuto alcuna pressione dai partner occidentali, i quali avevano accesso alle bozze di accordo, ma che non erano nemmeno al corrente di tutti i dettagli dei colloqui.
Di fatto quindi quella dell’intervento di Johnson resta una balla colossale, come sostenuto anche da Foreign Affairs e New York Times, mentre le tue presunte prove sono menzogne di disinformazione, incredibilmente identiche a quelle diffuse dal Cremlino e che tu ripeti da bravo e obbediente propagandista, anziché verificarle come invece dovrebbe fare un giornalista.
Dimostrami che sono io che mento, se ci riesci. Qui o di persona. Io ci sto.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 6 persone, televisione, redazione e il seguente testo "Οπο EMEZZO TRUMP, PUTIN E ZELENSKY: QUANDO LA SVOLTA? attd lia CORRADO FO PIAZZA ALL TO EMEZZO u TRUMP, PUTIN E ZELENSKY: QUANDO LA SVOLTA? CORRADO W FORMI N PIAZZAPUL ALLE"

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