UK al voto tra disinformazione e manipolazione online. E no, non c’entrano i russi (valigiablu.it)

di Marco Nurra

Account ingannevoli, video manipolati e informazioni 
fabbricate: durante la campagna elettorale britannica 
la disinformazione online è stato uno strumento di 
propaganda nelle mani dei partiti di destra 
e di sinistra. 

Un articolo del New York Times analizza le strategie (e i colpi bassi) dei candidati alle elezioni che si tengono oggi.

Per anni i media si sono preoccupati delle cosiddette interferenze esterne, ossia di quelle campagne di disinformazione online create dalla Russia con l’obiettivo di destabilizzare il panorama politico occidentale, ma le elezioni in Gran Bretagna ci ricordano che le principali fonti di disinformazione abitualmente sono interne e ben integrate nella propaganda dei partiti.

Il mese scorso, per esempio, il Partito Conservatore si è dovuto scusare dopo aver diffuso un video che era stato manipolato per far credere che il politico laburista responsabile della strategia del partito sulla Brexit non fosse in grado di rispondere a una domanda sull’uscita dall’Unione Europea.

Negli stessi giorni, sempre i conservatori, hanno comprato pubblicità su Google (poi bannata dal motore di ricerca) per far sì che chiunque cercasse il programma dei laburisti trovasse un sito nel quale venivano criticate le loro proposte … leggi tutto

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