Nel panorama del dibattito attuale sul salario minimo europeo, tra tentativi italici di accenni alla redistribuzione attraverso il dispositivo del reddito di cittadinanza,
la riflessione su che cosa significhi oggi la nuova forma dell’operaietà che possa tener conto della totale integrazione e messa a valore dal e per il capitale di ogni forza messa a lavoro, che sia nell’ambito del lavoro salariato o del lavoro non pagato, alle prestazioni in nero, alla funzione dell’assistenza e della cura in un sistema in cui la riproduzione sociale viene sostenuta dai soggetti nella loro singola valorizzazione, non si può non tener conto delle variabili di genere e di razza … leggi tutto