di Sascha Granberg (Journalism++ Stoccolma – Traduzione di Anna Bissanti)
Siamo nel 2019 e viaggiare in treno è più comune di quanto non fosse decenni fa. Ma quanto è facile per le persone in Europa recarsi a piedi a una stazione e prendere un treno che raggiunga la capitale del loro paese? Per rispondere a questa domanda, EDJNet ha simulato oltre 40 milioni di spostamenti in oltre 20mila stazioni.
Sembra proprio che oggi in tutta Europa si viaggi in treno più che in passato. Secondo le ultime statistiche di Eurostat, nel secondo trimestre di quest’anno almeno 2,4 miliardi di passeggeri hanno preso un treno in un Paese facente parte dell’Unione europea. E questo numero è in aumento. Sulla stampa si motiva, , in parte, il boom dei viaggi in treno usando il termine di flygskam, ovvero la scelta di coloro che, per motivi ecologici, si astengono dal prendere l’aereo.
Vi sono, naturalmente alcune differenze tra i vari Paesi che non dovrebbero essere sottovalutate; in linea generale la tendenza conferma comunque un aumento di passeggeri sui treni europei, e il 2019 non sembra fare eccezioni.
Nel 2012, i ricercatori del Transportation Research Group, diretto dal professor John Preston dell’Università di Southampton, hanno pubblicato un elenco di 37 ostacoli —“hard”, “soft” e “complementari” — che impediscono alle persone di scegliere di viaggiare in treno. Gli ostacoli hard sono facili da quantificare e valgono per tutti i passeggeri; quelli soft e complementari sono meno definibili vaghi e dipendono molto di più dal singolo viaggiatore … leggi tutto