di Stefano Valentino (MobileReporter Rome)
Un nuovo studio quantifica, per la prima volta, i volumi di gas serra delle compagnie navali europee. Le flotte europee non sono soggette ad alcun obbligo di riduzione delle emissioni, nonostante siano tra le aziende più inquinanti.
Nel 2018 il trasporto marittimo europeo, merci e passeggeri insieme, ha riversato nell’atmosfera circa 139 milioni di tonnellate di CO2. Una quantità superiore a quella del trasporto automobilistico. L’italo-svizzera Mediterranean Shipping Company (MSC) è la campionessa marittima del cambiamento climatico nell’Ue. Le sue 362 più grandi navi-cargo emettono 11 milioni di tonnellate di CO2 (il più diffuso gas a effetto serra), una quantità pari a quella emessa da 5,5 milioni di auto, più di qualsiasi altra società navale europea.
La seconda più grande compagnia porta-container al mondo si aggiudica così l’ottavo posto nella Top 10 dei maggiori inquinatori d’Europa. La MSC gareggia in pole position con le peggiori centrali termo-elettriche a carbone e sovrasta Ryanair che si colloca al decimo posto.
Contrariamente a quanto previsto per gli impianti di produzione energetica, l’Ue non obbliga tuttavia MSC e le altre compagnie navali (come neanche quelle aeree) a ridurre le loro emissioni, indebolendo di fatto i propri sforzi per contrastare il riscaldamento globale … leggi tutto