Nuove verifiche della Procura di Palermo, che ha riaperto il caso relativo al delitto che vide come vittima il fratello del presidente della Repubblica
Le armi che uccisero Piersanti Mattarella e il giudice Mario Amato sono dello stesso tipo, Colt Cobra calibro 38 Special, ma non c’è alcuna certezza sulla loro identità: non si può dire cioè che il presidente della Regione Sicilia e il giudice antiterrorismo, assassinati rispettivamente a Palermo e a Roma, nell’arco di poco meno di sei mesi, nel 1980, siano stati uccisi con la stessa pistola.
Si tratta, allo stato, di un’ipotesi ritenuta “suggestiva”, ma sulla quale non possono esserci i necessari riscontri tecnici, gli unici che potrebbero dare una qualche conferma oggettiva o pressoché oggettiva. Lo si apprende in ambienti giudiziari.
L’inchiesta nel cui ambito sono state effettuate le verifiche è della Procura di Palermo, che ha riaperto il caso relativo al delitto che vide come vittima il fratello del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella … leggi tutto