“Non perdono, non dimentico ma non odio. E ai ragazzi che vengono ad ascoltarmi, a cui parlo come fossero i miei nipoti, cerco di trasmettere il messaggio che non usare un linguaggio di odio è un ammaestramento utile per tutti. Perché è sul linguaggio di odio che si costruisce poi l’odio organizzato che io stessa ho visto tradursi in sterminio”.
Con un messaggio di Liliana Segre registrato all’Università Bocconi si è aperto il convegno “Parole d’odio e violenza di genere – Giornaliste nel mirino degli odiatori della rete” organizzato alla Federazione Nazionale della Stampa dalla Commissione Pari Opportunità della Fnsi, dell’Usigrai, del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, da Giulia Giornaliste e da Articolo 21, in occasione della Giornata contro la violenza delle donne del 25 novembre.
“Perché combatto il linguaggio di odio? Perché è una cosa profondamente radicata dentro di me”, ha aggiunto Segre nel video messaggio trasmesso al convegno formativo, nella sala Walter Tobagi … leggi tutto