Il memoriale della Scozia per la strage delle streghe (corriere.it)

di Luigi Ippolito 

Per ignoranza e interessi morirono 2.500 donne. 
«Colpite perché vulnerabili». Un monumento nazionale 
a distanza di quasi 300 anni dall’ultima esecuzione

Vennero imprigionate, torturate e uccise a migliaia. La loro colpa presunta: essere in rapporto col demonio, praticare la magia nera. In altre parole, la stregoneria. La realtà dei fatti: essere donne in un universo sottomesso al potere maschile.

La caccia alle streghe che imperversò in Europa tra il Quindicesimo e il Diciottesimo secolo può essere giustamente definita il primo femminicidio di massa. E il pozzo nero di quella strage orrenda fu la Scozia: dove le esecuzioni furono in proporzione cinque volte più numerose che nel resto d’Europa.

Ora, quasi 400 anni dopo l’ultimo martirio, avvenuto nel 1727, a Edimburgo stanno pensando di espiare – in parte – quanto commesso dai loro avi e onorare la memoria delle vittime: erigendo un monumento nazionale alle cosiddette “streghe” … leggi tutto

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