Il dottor Francesco (corriere.it)

di Massimo Gramellini

Il caffè

Questa storia sarebbe piaciuta a Bergoglio, e anche per questo la riprendiamo da Avvenire che ne ha parlato nei giorni scorsi.

Il protagonista è un giovane medico di cui si sa il nome, però lui non vuole che si sappia: essendo un fervente cattolico, in onore del Papa defunto lo chiameremo dottor Francesco. Una notte in cui è di guardia, al pronto soccorso di Ragusa si presentano due ragazzi, uno dei quali con una ferita da taglio sotto l’occhio che pretende di farsi suturare.

Il dottor Francesco spiega che ai medici di guardia non è concesso applicare suture e prescrive il ricovero in ospedale. I due «pazienti» reagiscono a quello che interpretano come un sopruso devastando l’ambulatorio. Il dottor Francesco si mette in mezzo e rimedia un cazzotto che gli frattura la mandibola. Il ragazzo con la ferita sotto l’occhio gli salta addosso per colpirlo un’altra volta, ma all’improvviso si blocca e comincia a tremare, vittima di una crisi epilettica.

In un ribaltamento di ruoli che non sarebbe venuto in mente neanche agli sceneggiatori di Grey’s Anatomy, l’aggressore diventa il bisognoso e l’aggredito il salvatore che presta le prime cure al suo aguzzino. Il giuramento di Ippocrate gli impediva di comportarsi diversamente, ma se tutti reagissimo come lui, il mondo sarebbe un posto diverso.

Per ora invece rimane il solito posto dove, a causa dei tagli alla sanità, il dottor Francesco è dovuto rimanere di guardia fino alle 8 del mattino con una mandibola fratturata.

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