Il poeta e organizzatore culturale protagonista di Santiago di Nanni Moretti analizza la situazione in Cile.
cortei di questi giorni in Cile non sono per i 30 centesimi dell’aumento del biglietto della metro ma per i 30 anni di abusi. Per un liberalismo selvaggio vissuto senza alcuna opposizione. Un liberalismo che si è sviluppato durante la dittatura e che non è mai cambiato.
Mia madre è una pensionata di 93 anni che riceve 200 euro al mese. Impossibile vivere in queste condizioni. La nazione è come una pentola a pressione che prima o poi esploderà». Così parlò Antonio Arévalo, poeta, scrittore, ex addetto culturale dell’ambasciata del Cile in Italia e protagonista di Santiago, l’ultimo film diretto da Nanni Moretti … leggi tutto
SANTIAGO: dov’è finita la nostra umanità?