IDOS: sfruttamento migranti favorito dai Decreti flussi (nigrizia.it)

Anticipazioni del Dossier statistico immigrazione. 
I dati del Numero Verde antitratta

È l’unica modalità per entrare in maniera regolare nel territorio italiano, il Decreto flussi. Quella finestra temporale in cui un certo numero di persone di origine non comunitaria (numero deciso dal governo) può presentare domanda per un lavoro subordinato, autonomo e/o stagionale, sperando di rientrare nella quota prevista e avere la possibilità di arrivare con la sicurezza di un impiego.

Questo sulla carta, perché poi la realtà è differente e a raccontarla è IDOS, il Centro studi e ricerche che il 4 novembre presenterà la nuova edizione del Dossier statistico immigrazione. Dossier che vede un capitolo dedicato ai Decreti flussi, pagine in cui si racconta come siano diventati lo strumento per sfruttare le persone che arrivano, concorrendo ad alimentare la loro irregolarità e il fenomeno della tratta delle persone.

Fenomeno che sta mutando. La tratta riguarda infatti, rispetto al passato, sempre meno donne e minori, spesso intercettati a fini sessuali, e sempre più uomini adulti che vengono captati al momento della domanda e poi abbandonati a sé stessi, in balìa di forme di occupazione irregolare, al limite dello schiavismo.

Una tendenza registrata dal Numero Verde nazionale antitratta 800 290 290, attivo dal 2000 come strumento di denunce e segnalazioni di sfruttamento di esseri umani. Partendo dalle prese in carico attivate dopo i contatti con il numero, tra il 2014 e il 2024, il dossier ha potuto analizzare l’andamento del fenomeno, evidenziandone il cambiamento.

La media, negli undici anni presi in considerazione, è di oltre 800 prese in carico all’anno. Azioni che hanno visto diminuire del 9,8% la presenza delle donne e del 63,6% quella dei minori, mentre sono raddoppiate quelle riguardanti gli adulti maschi. Lo sfruttamento registrato non è più quello sessuale, calato dal 50% al 24%, ma lavorativo, fenomeno che si registra nel 38,2% dei casi seguiti dal Numero Verde.

È in questo contesto di sfruttamento lavorativo che si inseriscono le segnalazioni delle truffe legate ai Decreti flussi. Con la presenza costante di persone che si pongono come intermediari della domanda e che, a pagamento, avviano la procedura per l’ingresso di chi, straniero, dall’estero, partecipa ai click day.

Gli intermediari seguono i richiedenti posto di lavoro fino al rilascio del nulla osta e del visto, per poi sparire, insieme a coloro che dovevano garantire il lavoro all’arrivo in Italia. Così quando la persona arriva in Italia si trova senza occupazione regolare ma dentro il territorio con necessità di lavorare, esposta di fatto all’irregolarità e allo sfruttamento.

Stando ai dati diffusi da IDOS, soltanto nel secondo semestre del 2024, definito “l’anno degli inganni”, sono stati 139 i potenziali lavoratori migranti (provenienti da Tunisia, Marocco, India ed Egitto) che si sono trovati senza occupazione regolare ed esposti a sfruttamento.

Un numero più che parziale rispetto a un fenomeno diffuso che fatica a essere intercettato nelle sue dimensioni reali.

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