di Alba Romano
L’eredità di Kiev come «culla della cultura di Mosca»
Secondo l’Istituto Germani, nei manuali scolastici ricorrono sette filoni di propaganda, che ricalcano quasi perfettamente quella russa. In primo luogo, la descrizione dell’Ucraina come un Paese «fallito, povero, arretrato e nato quasi per caso dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica». Ma al contempo «armato e corrotto», tanto da giustificare – per dirne una – l’invasione.
Al contempo, però, il passato di Kiev è tinto di rosso: «Molti testi presentano la Rus’ di Kyiv (regno slavo medioevale, ndr) come la culla della Russia, negando così l’identità nazionale ucraina. La verità storica è che Mosca, all’epoca, neppure esisteva».
E di storia distorta, o omessa, ci sono altri esempi: «L’aggettivo “ucraino” viene usato solo per gli eventi negativi, i successi sono invece sempre “sovietici”».
L’annessione «strategica» della Crimea e il Donbas «russo»
E si arriva poi agli ultimi decenni. Nel manuale Vivi la geografia, edito da Zanichelli, Di Pasquale sottolinea una frase: «La Russia, nel nuovo millennio, ha riacquisito importanza politica grazie all’intervento in Ucraina e all’annessione della Crimea».
Un concetto che legittimerebbe «un atto di aggressione militare» e che, in altri manuali, porta addirittura a indicare il Donbas come «parte integrante della Russia». O a parlare della «russofonia» di quelle aree, senza però mai citare il processo di «russificazione forzata» a cui gli abitanti sono stati sottoposti: «Nei Paesi dell’Unione Sovietica, la cultura nazionale era repressa.
I cittadini avevano due scelte: parlare russo o abbandonare l’idea di laurearsi». Non mancano neppure strafalcioni figli di una «grave sciatteria»: Kharkiv, ad esempio, è scritta Kharkov seguendo la grafia russa, oppure Odessa è posizionata in Crimea. «Sono cose che restano nella memoria dei ragazzi», conclude Di Pasquale.
«Bisogna insegnare a usare la testa e riconoscere tutte le forme di totalitarismo. La cultura democratica si difende anche così, ma in Italia si parla solo di nazismo».