Quattro punti per capire cosa è accaduto finora nei cantoni autonomi della Siria del nord-est: lo stato dell’avanzata turca; le manovre americane; gli spostamenti dell’esercito del regime siriano; le prospettive del progetto rivoluzionario del confederalismo democratico
COSA VUOLE OTTENERE ERDOGAN
Finora l’esercito turco ha bombardato con l’artiglieria e l’aviazione i 300 chilometri di confine tra Turchia e Rojava senza distinguere tra postazioni militari e insediamenti civili. Gli attacchi più duri hanno colpito l’area tra Ras Al Ain e Tell Abyad, una striscia di 100 chilometri da cui la popolazione civile è fuggita quasi per intero (130mila persone).
Quest’area rappresenta lo spazio precedentemente interessato dagli accordi del security mechanism, iniziato nel mese di settembre con l’accordo tra Erdogan, Trump e l’amministrazione autonoma del Rojava. L’accordo prevedeva: pattugliamenti congiunti del confine tra turchi e statunitensi; smantellamento delle postazioni delle Syrian Democratic Forces (Sdf, riuniscono i combattenti curdi delle Ypg con le forze dei military council delle aree arabe) e loro sostituzione con milizie del Tell Abyad military council; creazione di un centro di coordinamento militare ad Ankara tra Turchia e Usa … leggi tutto